Tutta l'Attrezzatura per una Battuta di Pesca a Ledgering in Acqua Salmastra

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L’assetto della ledger rod

Se nella classica pesca a fondo statica si usa tenere la canna in pesca sempre e comunque in assetto verticale, con il tip puntato verso l’alto e il filo bene in tiro, in una pesca a fondo evoluta e dinamica come quella del Ledgering, l’assetto di pesca della ledger rod (nome tecnico della canna da Ledgering) dev’essere modulato in base alla situazione ambientale e climatica nella quale ci si trova ad operare, essendo un aspetto tecnico che incide molto sull’azione di pesca e, di conseguenza, anche sui risultati.

Non a caso, sul mercato della pesca sportiva (in prevalenza su quello inglese, che è il più vasto e fornito, e poi perché è in Inghilterra, patria del Ledgering, che questa tecnica di pesca va per la maggiore) vengono offerti speciali supporti per il Ledgering disponibili in vari modelli, proprio per dare la possibilità di posizionare la ledger rod in pesca sempre nel migliore dei modi.

Di questi accessori e dei criteri tecnici con cui è opportuno sistemare la canna da Ledgering sul supporto andremo di seguito a fare una trattazione generale.

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Puntali, feeder arms, feeder rests e butt rests

Con l’eccezione di particolari applicazioni del Ledgering (come, ad esempio, il Touch Ledgering, ossia il Ledgering praticato “al tocco” in acque correnti), di regola questa tecnica di pesca prevede che la canna sia tenuta in pesca appoggiata su un apposito supporto, per dare così ad essa un assetto stabile, senza che il suo sensibilissimo cimino abbia a vibrare e a flettersi in continuazione a causa del lieve tremore del braccio che regge la canna, oppure per via delle eventuali folate di vento (movimenti che, dovendo essere distinti da quelli prodotti dalle abboccate, renderebbero più difficile la percezione delle stesse).

Il supporto è costituito da un archetto poggiacanna specifico per il Ledgering (si chiama “feeder rest” o “ledger rest” e viene prodotto in diversi modelli, ognuno adatto per un preciso contesto di pesca) avvitato su un’asta in alluminio che può essere quella di uno di quei puntali destinati anche ad altri usi per la pesca (per applicarci la nassa, un portavaschette o un altro accessorio da pesca) o, meglio ancora, quella di un feeder arm (o ledger arm), un braccio appositamente concepito per supportare la ledger rod e predisposto per essere applicato alla gamba del panchetto o della pedana (consentendo così di usufruire del supporto anche qualora ci si trovasse a pescare su una base di cemento o su un terreno anch’esso talmente duro da non permettere di piantarci il puntale).

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Tra i tanti modelli di puntali e di feeder arm presenti in commercio, si consiglia di optare per quelli più lunghi (non inferiori a 1,5 m) e regolabili sia in lunghezza (mediante un’estensione telescopica) che in inclinazione (per mezzo di snodi registrabili), di modo da poter sempre orientare la ledger rod nella maniera migliore, poggiandola in un punto di essa che non risulti essere troppo vicino al fusto (vedremo meglio questo importante aspetto nel paragrafo finale).

Al supporto centrale se ne può aggiungere uno basale con in cima avvitato un butt rest, che è una sorta di scodellino predisposto per inserirvi il pedone della ledger rod e prodotto anche questo in diversi modelli.

Assetto per le acque ferme

Come anticipato nel paragrafo introduttivo, nel Ledgering ci sono dei criteri tecnici ben precisi alla base dell’assetto di pesca che, a seconda delle condizioni meteo-ambientali in cui ci troviamo, è opportuno dare alla ledger rod affinché l’azione di pesca si svolga in modo efficace. In un contesto di pesca caratterizzato da acque ferme e dalla presenza di vento, conviene sempre pescare a canna bassa, tenendo sommerso il tratto di filo in acqua per non esporlo alla pressione del vento, la quale altrimenti causerebbe ripetute e fastidiose flessioni del cimino confondibili con le toccate del pesce (la manovra da compiere per affondare il filo consiste nell’immergere il cimino nell’acqua subito a seguito del lancio e, tenendolo immerso, nel recuperare poi il filo fuoriuscito in eccesso).

Un simile assetto obbliga anche a tenere la canna orientata di lato per consentire al vettino di rilevare l’abboccata e per un’ottimale rilevazione delle tocche, conviene posizionare la canna in modo tale da formare tra il vettino e il filo un angolo di circa 90°.

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Assetti per le acque correnti

Contrariamente a quanto è previsto per le acque ferme, normalmente in acque correnti conviene che in pesca la ledger rod venga tenuta puntata verso l’alto (frontalmente o lateralmente, a seconda di come resta meglio, ma sempre con un’inclinazione di circa 45° e non di più, perché fissare a lungo con lo sguardo un cimino posizionato troppo in alto potrebbe affaticare la vista e causare dolori al collo) e più alta possibile da terra, allo scopo di avere meno filo possibile esposto alla spinta della corrente che tende a trascinare la lenza a valle (ed è per lo stesso motivo che per la pesca a Ledgering nelle acque correnti generalmente si fa uso di ledger rods di lunghezza non inferiore a 13’, misura inglese grosso modo corrispondente a 3,90 m).

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Soltanto nelle eventualità che il filo sopra l’acqua venga investito da raffiche di vento e/o da detriti trasportati sulla superficie dalla corrente conviene fare come per le acque ferme e pescare a canna bassa con il filo affondato, se non si vuole incorrere in insostenibili inarcamenti della vetta (abbassando la canna, ci pensa la corrente stessa ad affondarlo; in questo caso, però, aumentando la pressione della corrente sul filo in acqua, si rende necessario sbobinarne altro per consentire alla corrente medesima di formare una “pancia” di filo ancora più pronunciata: quella di sbobinare filo in corrente affinché si formi un arco di filo capace di assorbire la spinta della massa d’acqua è una tattica del Ledgering denominata “Bow Method”; in ogni caso, la pressione della corrente sul filo in acqua fa sì che in pesca il vettino resti piegato e, di regola, sarà un suo repentino raddrizzamento il segnale dell’abboccata. In questo caso il pesce si allamerà da solo.

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Il corretto appoggio della ledger rod

La lunghezza e l’inclinazione del supporto della ledger rod vanno regolate in funzione non solo di come si vuole orientare la canna in pesca, ma anche del punto della stessa in corrispondenza del quale si andrà a poggiarla sul supporto, punto che, se sarà troppo vicino al fusto, farà assistere a un deleterio tremolio del vettino generato dal lieve tremore del braccio che regge la canna, mentre se sarà troppo vicino al vettino, provocherà un altrettanto deleterio inarcamento della canna verso l’alto accompagnato da un irrigidimento del vettino che perderà così gran parte della sua sensibilità.

Poggiando invece la ledger rod sul supporto in corrispondenza del giusto punto d’appoggio della canna (che si trova più o meno a metà attrezzo), quest’ultima assumerà un assetto di pesca perfettamente stabile ed equilibrato (in altri termini, quindi, il supporto deve fungere da bilanciere della ledger rod).

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